Ance:
il 2016 anno di svolta per il mercato delle costruzioni
Dopo
otto anni di crisi per l’edilizia il 2016 potrebbe essere l’anno
di svolta grazie ai provvedimenti contenuti nella Legge di Stabilità
2016 come la detassazione della prima casa e gli incentivi
all’acquisito di case energeticamente efficienti.
Il
2016 potrebbe essere l'anno di svolta per il settore delle
costruzioni. Dopo un 2015 che si accinge ad archiviare un'ulteriore
contrazione dell'1,3%, il nuovo anno dovrebbe registrare una crescita
dell'1% grazie ai provvedimenti adottati dal governo e, in
particolare alle misure contenute nel disegno di legge di stabilità
che assumono un ruolo sicuramente importante per la ripresa del
settore. E' quanto prevede l'Osservatorio congiunturale
sull'industria delle costruzioni dell'Ance (Associazione nazionale
costruttori edili).
Riguardo
a quest'anno lo studio rileva che i segnali positivi, seppur modesti,
in atto nell'economia ancora non coinvolgono il settore delle
costruzioni che continua a evidenziare cali dei livelli produttivi,
sebbene in rallentamento. La stima formulata dall'Ance per il 2015 Ë,
quindi, ancora di una riduzione degli investimenti in costruzioni
dell'1,3% in termini reali dopo i significativi cali degli anni
precedenti (-7% nel 2013 e -5,2% nel 2014).
Comunque,
il sentiment delle imprese associate conferma un'aspettativa di
allentamento della crisi e, cosa importante, si registra un primo
segnale positivo proviene dall'occupazione. Il numero di occupati
nelle costruzioni, dopo 19 trimestri consecutivi di cali tendenziali,
mostra, infatti, nel secondo trimestre una crescita del 2,3% su base
annua. Nel trimestre successivo la crescita continua a coinvolgere
solo i lavoratori alle dipendenze.
Lo
studio mette in evidenza che il cambio di segno degli investimenti in
costruzioni sar‡, soprattutto, determinato dalle misure previste
dalla Legge di Stabilit‡ 2016 che riguardano il mercato abitativo e
il rilancio dei lavori pubblici.
Segnali
positivi per l’edilizia: La previsione dell’Ance è di un aumento
dell’1% in termini reali degli investimenti in costruzioni che
interrompe il trend negativo in atto dal 2008. Secondo líAnce
infatti le misure che favoriranno gli investimenti in edilizia sono
legate soprattutto alle strategie fiscali sulla casa come la
detassazione totale delle tasse sull’abitazione principale.
L’inversione di tendenza sarà guidata dal prolungamento della
crescita del comparto della riqualificazione del patrimonio
abitativo. Infatti l'Ance prevede che la proroga al 31 dicembre 2016
dei bonus per riqualificazione energetica, antisismica,
ristrutturazione e acquisto mobili porti ad un aumento dell’1,5%
degli investimenti in recupero abitativo su base annua.
Un
provvedimento positivo per il rilancio dell’edilizia, secondo
l’Ance, sarà anche la detrazione IRPEF pari al 50% dell’IVA
sull’acquisto di abitazioni in classe energetica A o B, cedute
dalle imprese costruttrici che potrà mitigare la flessione dei
livelli produttivi della nuova edilizia abitativa attraverso
l’accelerazione degli interventi in corso di realizzazione e potr‡
dare un significativo impulso al mercato immobiliare. Per Ance anche
il leasing abitativo per i giovani che lo utilizzano per l’acquisto
dell’abitazione principale Ë un provvedimento che dar‡ ossigeno
al mercato delle costruzioni.
Secondo
Ance in merito ai lavori pubblici la Legge di Stabilità per il 2016,
interviene sui principali elementi economico-finanziari che hanno
ostacolato la realizzazione delle opere pubbliche in Italia. La
manovra, infatti, prevede la cancellazione del Patto di stabilità
interno e, grazie all’utilizzo della clausola europea per gli
investimenti, un’accelerazione della spesa da realizzare nel 2016
per programmi gi‡ approvati, nonchè un incremento delle nuove
risorse stanziate (+4,5% in termini reali rispetto al 2015)î.
Sulla
base di questi elementi si stima che gli investimenti in opere
pubbliche nel 2016 aumenteranno di circa 2 miliardi di euro, pari a
una crescita in termini reali del 6% rispetto al 2015. Questa stima
prende in considerazione prudenzialmente solo una quota parte dei 3,5
miliardi della clausola europea destinata alle infrastrutture in
considerazione delle incertezze e delle inefficienze della pubblica
amministrazione che, si teme, possano rallentare i processi di spesa.
Inefficienze
che riguardano anche i pagamenti. Il 78% delle imprese che lavorano
per il settore pubblico registra infatti ritardi nei pagamenti da
parte della pubblica amministrazione e il permanere di una diffusa
situazione di difficoltà nei pagamenti "rappresenta un fattore
di rischio nella strategia di rilancio delle politiche
infrastrutturali avviata dal governo". I ritardati pagamenti,
secondo l'associazione dei costruttori, "continuano a incidere
negativamente sul funzionamento dell'economia e determinano effetti
negativi sull'occupazione e sugli investimenti nel settore delle
costruzioni.
Per
Ance grazie al superamento del Patto di Stabilità Interno sarà
possibile rilanciare l’attività di investimento degli enti
territoriali, favorendo interventi utili al territorio e al benessere
dei cittadini, come quelli di manutenzione e messa in sicurezza del
territorio, in grado inoltre di sostenere il sistema economico a
livello locale. ìParallelamente, la clausola europea degli
investimenti consentir‡ di attivare una spesa aggiuntiva nel 2016,
rispetto al 2015, di almeno 5 miliardi di euro, di cui circa 3,5
miliardi per interventi infrastrutturali. Sulla base di questi
elementi si stima che gli investimenti in opere pubbliche nel 2016
aumenteranno di circa 2 miliardi di euro, pari ad una crescita in
termini reali del 6% rispetto al 2015

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