giovedì 4 gennaio 2018


Villa FP Treviso - Italy

Acquistare casa o un immobile da ristrutturare senza errori. 

Il principale investimento nella vita della maggior parte degli italiani è la casa, e proprio in questa decisione così importante si commettono molti errori e non ci si affida ad un professionista del settore.
Lo studio purarchitettura svolge da diverso tempo consulenza a privati e ditte che vogliono investire sul mercato immobiliare senza commette errori che possono portare a svalutare l’investimento nel medio o lungo periodo.
Dall’inizio del 2017 il mercato immobiliare sta riprendendo fiato, dopo anni di crisi e le banche stanno ricominciando ad erogare mutui a tassi vicino ai minimi storici, per questo riteniamo che ora sia il momento giusto per acquistare una casa nuova o un’abitazione da ristrutturare.
I principali errori da evitare sono i seguenti:
1. Prezzo dell’immobile. Al prezzo indicato nel preliminare o nella proposta di acquisto bisogna sempre aggiungere circa un 10% per le spese. Oltre all'Iva se la casa è nuova o l'imposta di registro se la casa è di seconda mano. 
2. Mutuo. Il mutuo prevede un imposta ipotecaria del 2% dell'importo finanziato, un’assicurazione che serve alla banca per cautelarsi contro i rischi come la perdita del posto di lavoro o il decesso del contraente, una polizza incendio del fabbricato. Bisogna quindi tener conto anche di questi costi quanto si decide di fare un investimento. Inoltre chiedere un mutuo con scadenze oltre i 20 anni non conviene, poiché calcolando tutti gli interessi la casa diventa troppo cara. In qualsiasi caso la scelta del tasso di interesse con il mercato attuale deve essere del tipo fisso, in quanto in futuro potrà solo salire essendo ai minimi storici.
3. Spese extra. Dove previsto l'acquirente dimentica che essere proprietari di una casa significa pagare delle spese condominiali tutti i mesi ed altri extra che possono far lievitare notevolmente il prezzo. Bisogna tener presente che le case hanno bisogno di manutenzione costante soprattutto se ubicate il località di mare o montagna.
4. Preparazione finanziaria. Prima di fare qualsiasi investimento bisogna essere finanziariamente preparati o affidarsi a professionisti competenti, come lo studio purarchitettura, con cultura finanziaria per poter dare ai propri clienti le informazioni necessarie per poter fare il migliore degli acquisti. La maggior parte  delle persone che compra casa non si informa in anticipo sulle tasse da pagare. Comprare una casa non è come comprare una macchina. È una decisione che può avere delle ricadute sui prossimi 20 anni, un lasso di tempo in cui può succedere di tutto: nascite, morti, divorzi, opportunità di lavoro in altri stati o in altre città.
5. Consultare un professionista. Prima della firma di atti importanti come proposte di acquisto e preliminari di vendita consultare sempre un professionista. E’ importante ricordare che beni provenienti da donazione sono soggetti all'azione di revoca da parte di eventuali eredi defraudati dei loro diritti. Per questo motivo molte banche non concedono un mutuo per l'acquisto di un immobile proveniente da donazione. In questo come in altri casi il parere di un esperto può prevenire da eventuali brutte sorprese.
6. Imprevisti. La maggior parte degli italiani non fa mai i conti con gli imprevisti. Si dovrebbe sempre fare un bilancio preventivo, aggiungendo le spese per i mobili e calcolando un fondo extra per gli imprevisti che non hanno direttamente a che vedere con la casa, ma che possono mandare in crisi un bilancio familiare.
7.  Fare debiti al di sopra delle proprie entrate. E’ molto importante sapere che la quota del mutuo non deve mai superare il 40-45% del reddito dei titolari del mutuo. Una percentuale superiore può nel medio periodo creare grossi problemi al bilancio familiare.
8. Chiedere garanzie. La peggior scelta che l’acquirente può fare e chiedere garanzie a genitori, amici o parenti. Chi decide di comprare una casa dovrebbe assumersi le proprie responsabilità. Se la situazione si complica trascinerai altre persone nei tuoi problemi. Se in questo momento non puoi permetterti la casa, non comprartela.
9. Affitto. In Italia la cultura della proprietà è molto radicata. Vivere in affitto è invece un'opzione che molti neppure considerano. Fatevi i conti e pensate alle possibilità che dà l'affitto, come una maggiore facilità nel cambiar lavoro e cambiare città. Se la differenza economica tra la proprietà e l'affitto è importante, con i risparmi ci si può fare un fondo pensione.
10. Caro o economico. Spesso chi compra perde il senso di cosa significa caro o economico. Bisogna cercare informazioni presso professionisti del settore, agenzie del territorio, portali immobiliari, confrontare i prezzi di mercato in rapporto alla posizione. Spesso il prezzo dell’immobile più costoso non coincide con quello più caro, anzi spesso nel medio periodo coincide con l’investimento migliore.  Le case non aumentano sempre di valore, ma sembra che non tutti lo vogliano capire, e sbagliano investimento.
11. Dove acquistare. Il miglior acquisto spesso viene fatto attraverso le aste giudiziali, direttamente dai privati o immobiliari. Le aste danno la possibilità di acquistare ad un prezzo inferiore anche del 50% rispetto i prezzi di mercato, mentre con i privati e le Immobiliari è più facile contrattare il prezzo. In questo momento, avvalendosi di un professionista come un architetto, si può risparmiare parecchio. Trattando direttamente il prezzo alla fonte si possono avere più margini nel far scendere il prezzo e convincere il venditore a sconti sostanziosi. Molti potenziali acquirenti scartano alcuni immobili perché pensano di non poter trattare sul prezzo. Prepararsi a contrattare e avere sempre a disposizione una controfferta è fondamentale, ma sempre dopo essersi fatti i conti. 
12. Scegliere con il cervello e non con il cuore. A volte comprare casa è una decisione più emotiva che razionale e l'acquisto risulta poi sbagliato. Se vi sentite stanchi o demotivati dopo mesi di ricerca, sarà più facile decidere male.
Prendetevi un tempo di riflessione. Pensare che i prezzi non scenderanno e quindi precipitarsi è uno degli errori più comuni. La casa dev'essere un bene d'uso. Se la compriamo per viverci è un problema relativo, dato che, per lo meno, risolve il problema dell'abitazione. Ma se la compriamo per speculare e poi le cose vanno male avremo distrutto le nostre finanze per molti anni.

lunedì 30 ottobre 2017

Se lo spazio non ti basta mai, prenditelo!

Se lo spazio non ti basta mai, con la tecnologia del termoriflettente stratificato guadagni superficie!
Usare il termoriflettente stratificato significa valorizzare al massimo lo spazio di un immobile. Questo iperisolante edilizio, in uno spessore di 24 mm, garantisce l’isolamento termico equivalente a 244 mm di isolante tradizionale. Lo spessore dei muri può dunque essere sensibilmente ridotto, a tutto vantaggio delle superfici calpestabili. Lo studio www.purarchitettura.it ormai da qualche anno utilizza questo materiale soprattutto nelle ristrutturazioni degli edifici nei centri storici e nell’isolamento delle coperture dove non è possibile realizzare un pacchetto isolante di elevate dimensioni, ma vi è la necessita di avere elevate prestazioni isolanti.
I termoriflettenti stratificati sono degli iperisolanti di derivazione aerospaziale dove si richiedono elevatissime prestazioni termiche in pochi millimetri di spessore.
Il loro funzionamento si basa sul principio dei doppi vetri delle finestre. Il termine termoriflettente indica la peculiarità degli strati di riflettere l’irraggiamento termico.
I termoriflettenti stratificati rappresentano la soluzione ideale nei lavori di ristrutturazione (ma anche in edifici nuovi) per chi deve isolare termicamente la costruzione ma ha a disposizione poco spazio
I termoriflettenti stratificati sono particolarmente indicati per isolare: tetti, pareti verticali, pavimenti radianti.



www.purarchitettura.itwww.purarchitettura.it

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mercoledì 4 ottobre 2017


Inaugurato a meta Agosto del 2017, Pagani Newport Beach il primo Showroom Pagani negli Stati Uniti, in California lungo la prestigiosa Pacific Coast. 
Purarchitettura e Pagani Automobili hanno collaborato alla progettazione dello Showroom.
Prossimamente saranno completati nuovi Showroom in San Francisco (California), Greenwich (Connecticut), Doha (Qatar), Merlburne (Australia), Manila (Filippine), Tokyo (Giappone), …🇺🇸🇺🇸🇺🇸









sabato 16 settembre 2017

Utilizzare il leasing per l’acquisto della prima casa.
Il leasing è un contratto molto diffuso nella prassi commerciale, ma può essere utilizzato anche per l’acquisto della prima casa. Il leasing immobiliare abitativo nasce dall’esigenza di favorire l’acquisto dell’abitazione principale ricorrendo ad uno strumento di finanziamento diverso dal mutuo, che presenta diversi vantaggi: • mediante il leasing è possibile organizzare con flessibilità l’importo e la periodicità della rata e del riscatto finale; • può coprire l’intero valore dell’abitazione, mentre il mutuo generalmente copre fino all’80%; • l’imposta di registro sull’atto di acquisto è ridotta e sia il canone che il prezzo del riscatto sono detraibili. • la conclusione del contratto di leasing, inoltre, non richiede il coinvolgimento di garanzie ipotecarie essendo il concedente dell’immobile garantito dal mantenimento della proprietà del bene stesso fino al momento del riscatto; Possono costituire oggetto di leasing abitativo tutti i fabbricati residenziali già completati, da costruire su un specifico terreno, in corso di costruzione o da ristrutturare. Coloro che intendono acquistare casa mediante questo nuovo strumento, dovranno stipulare un contratto con una società di leasing, la quale si obbliga ad acquistare o a far costruire una casa, a scelta del cliente e secondo le sue indicazioni. Dunque, la società metterà l’immobile a disposizione del cliente per un determinato periodo di tempo a fronte del pagamento di un canone e, alla scadenza del contratto, il cliente avrà la facoltà di acquistare la proprietà del bene pagando il prezzo stabilito nel contratto. Il cliente inoltre può chiedere la sospensione del pagamento dei canoni di leasing in caso di perdita del lavoro. Il diritto alla sospensione opera una sola volta: per cui, fruito del periodo massimo di 12 mesi di sospensione del pagamento, non se ne può chiedere un altro. Al termine della sospensione, il pagamento dei canoni riprende secondo gli importi e con la periodicità originariamente previsti dal contratto, salvo che le parti non abbiano rinegoziato le condizioni del leasing. Se al termine della sospensione il cliente non riprende regolarmente il pagamento dei canoni o si renda in ogni caso inadempiente nel pagamento del dovuto, la società concedente ha diritto alla restituzione del bene.

lunedì 31 luglio 2017

Energia: Ecobonus del 65-70-75% per condomini, la guida ENEA per il 2017

Energia: Ecobonus del 65-70-75% per condomini, la guida ENEA per il 2017

Ecobonus: dal 15 settembre sarà possibile inviare all’Enea i documenti per gli interventi di riqualificazione su parti comuni dei condomini
L’Enea ha pubblicato un utile vademecum http://www.acs.enea.it/vademecum/ con indicazioni per l’invio della documentazione per le detrazioni del 70-75% per gli interventi di riqualificazione energetica sulle parti comuni dei condomini per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021.
La documentazione potrà essere inviata a partire dal 15 settembre direttamente on line tramite il portale http://finanziaria2017.enea.it.
E’ disponibile la guida per gli Interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali, che interessino l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo (detrazione fiscale del 70%); e gli interventi finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva e che conseguano almeno la qualità media di cui alle tabelle 3 e 4 dell’allegato 1 al decreto 26/06/2015 “Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico 26/06/2009-“Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici”- (detrazione fiscale del 75 %).
Il Vademecum chiarisce i soggetti che possono usufruire del bonus ovvero le persone che sostengono le spese oppure i contribuenti possono cedere il credito secondo le modalità definite dall’Agenzia delle Entrate.
I limiti di spesa prevedono un ammontare complessivo massimo di 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari. Il rimborso avviene in 10 anni.
Possono beneficiare della detrazione gli immobili esistenti o con richiesta di accatastamento in corso e dotati di impianto di riscaldamento (centralizzato o impianti autonomi) secondo la definizione del D.lgs 192/05 e succ.agg.
La Guida chiarisce inoltre quali sono i requisiti tecnici specifici dell’intervento, le altre opere agevolabili, la documentazione da trasmettere all’Enea e quella da conservare a cura del cliente, tra cui la copia degli attestati di prestazione energetica (APE) dell’intero edificio, ante e post intervento redatti esclusivamente ai fini della richiesta delle detrazioni fiscali, prendendo in considerazione l’edificio nella sua interezza, al fine di valutare le qualità delle prestazioni invernale ed estiva dell’involucro edilizio.
Per quanto riguarda i requisiti tecnici specifici dell’intervento,la Guida specifica:
– deve riguardare le parti comuni di edifici condominiali delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno e/o i vani non riscaldati e/o il terreno e interessare più del 25% della superficie disperdente;
– deve configurarsi come sostituzione o modifica di elementi già esistenti (e non come nuova realizzazione in ampliamento);
– deve riguardare solo le strutture i cui valori delle trasmittanze termiche (U) siano superiori a quelli riportati nella tabella 2 dell’allegato B al D.M. 11 marzo 2008 come modificato dal D.M. 26 gennaio 2010;
– può comprendere, se i lavori sono eseguiti contestualmente, anche la sostituzione degli infissi e l’installazione delle schermature solari purché inseriti nei lavori previsti nella stessa relazione tecnica di cui al comma 1 dell’art. 8 del D.lgs. 192/005 e s.m.i. ed insistenti sulle stesse strutture esterne oggetto dell’intervento;
– devono essere rispettate le condizioni riportate nel vademecum “schermature solari” nel caso dell’eventuale installazione delle schermature solari,;
– per gli interventi di tipo b) con riferimento alle tabelle 3 e 4 del “decreto linee guida”, l’involucro edilizio dell’intero edificio deve avere, nello stato iniziale, qualità bassa sia per la prestazione energetica invernale che per la prestazione energetica estiva.

venerdì 21 aprile 2017

Dati primo trimestre 2017 su nuovi mutui o surroghe in Italia


I dati da CRIF per il primo trimestre 2017 su nuovi mutui o surroghe in Italia.
I primi tre mesi del 2017 hanno fatto registrare un incremento del +0,4% rispetto al pari periodo del 2016. Per nuovi mutui e surroghe (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online) da parte delle famiglie italiane per la casa.
Relativamente nel mese di marzo appena concluso, dopo il momentaneo calo di febbraio, riprende il trend di crescita del comparto con un incremento del +1,7%: in valori assoluti la performance ritorna ad assestarsi sui volumi del 2010, prima del crollo verificatosi negli anni successivi.
Di seguito sono riportate in tabella e in forma grafica le variazioni percentuali mensili in valori ponderati, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi, su EURISC, il sistema di informazioni creditizie gestito da CRIF, che raccoglie i dati relativi ad oltre 81 milioni di posizioni creditizie.
Variazione del numero di interrogazioni relative alle richieste di nuovi mutui sul mese/anno corrispondente (a parità di giorni lavorativi)

MUTUI E SURROGHE     Variazione % sul mese/anno corrispondente(A parità di gg. lavorativi)
Totale     2011                      -19,4%
Totale     2012                     -41,8%
Totale     2013                     -3,6%
Totale     2014                    +15,0%
Totale     2015                    +53,3%
Totale  2016                       +13,3%
Gennaio 2017                     +1,8%
Febbraio 2017                    -1,6%
Marzo    2017                     +1,7%

La tabella seguente mostra la performance dell’aggregato dei primi tre mesi del 2017 rispetto agli anni precedenti e dimostra come il comparto sia cresciuto negli ultimi anni e ora si sia stabilizzato.
Variazione del numero di interrogazioni relative ai nuovi mutui e surroghe nel I trimestre 2017 (dato ponderato a parità di giorni lavorativi)
Variazione I trim 2017 su I trim 2016     +0,6%
Variazione I trim 2017 su I trim 2015     +31,8%
Variazione I trim 2017 su I trim 2014     +81,1%
Variazione I trim 2017 su I trim 2013     +98,6%
Variazione I trim 2017 su I trim 2012     +77,2%
Variazione I trim 2017 su I trim 2011     -4,1%
Variazione I trim 2017 su I trim 2010     -7,4%

IMPORTO MEDIO DEI MUTUI RICHIESTI
L’importo medio delle richieste di nuovi mutui e surroghe interrogate sul SIC di CRIF nel mese di marzo è risultato pari a 125.576 Euro in crescita del +2,2% rispetto al corrispondente mese del 2016. Dopo il momentaneo calo di gennaio, il dato risulta essere in linea con i valori osservati negli ultimi mesi dello scorso anno.

LA DISTRIBUZIONE PER FASCE DI IMPORTO
Relativamente alla distribuzione delle richieste per fasce di importo, nel I trimestre dell’anno le preferenze degli italiani si sono concentrate nella classe compresa tra 100.001 e 150.000 euro, con una quota pari al 29,5% del totale.
Rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo del 2016, si registra una diminuzione di -1,2 punti percentuali dell’incidenza delle richieste di importo inferiore a 100.000 Euro (complessivamente pari al 47,5% del totale) a vantaggio di una crescita delle classi oltre i 150.000 Euro, che ora spiegano il 23,0% delle richieste, contro il 21,7% del 2016.
Classe di importo     % Dati Anno Corrente
Fino a 75.000 €            27,1%
75.001-100.000 €         20,4%
100.001-150.000 €       29,5%
150.001-300.000 €       20,1%
Oltre 300.000 €             2,9%

LA DISTRIBUZIONE PER CLASSI DI DURATA DEI MUTUI RICHIESTI
Nel primo trimestre 2017 si conferma la maggiore concentrazione delle richieste di interrogazioni al SIC di nuovi mutui e surroghe nella classe di durata compresa tra i 16 e i 20 anni, con una quota pari al 24,2% del totale (+0,9 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2016). A questa crescita si affianca una flessione pari a -1,8 punti percentuali sulla classe tra 6 e 10 anni a favore di quelle tra 0 e 5 anni (+0,3 punti percentuali) e tra 26 e 30 anni (+0,3 punti percentuali).
Classe Durata Mutuo (nr Anni)     % Dati Anno Corrente
Fino a 5 anni                                      1,5%
6 – 10 anni                                         10,6%
11 – 15 anni                                       19,4%
16 – 20 anni                                       24,2%
21 – 25 anni                                       21,4%
26 – 30 anni                                       20,9%
Oltre 30 anni                                       2,0%

LA DISTRIBUZIONE DELLE RICHIESTE PER FASCE DI ETÀ DEI RICHIEDENTI
Osservando, infine, la distribuzione delle interrogazioni in relazione all’età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF conferma la predominanza della fascia compresa tra i 35 e i 44 anni, con una quota pari al 35,7% del totale sebbene non si registri una netta predominanza rispetto al primo trimestre 2016 quando il dato si assestava a +36,3%.
Nel confronto con i dati del I trimestre 2016 si segnala un incremento di +1,4 punti percentuali delle fasce di età comprese tra i 45 i 64 anni, a cui si contrappone una flessione di -0,9 punti percentuali dell’incidenza delle richieste da parte di giovani al di sotto dei 34 anni, fascia d’età che più di tutte continua a risentire dell’instabilità del mercato del lavoro.
Classe Età     % Dati Anno Corrente
18-24 anni          2,1%
25-34 anni         24,3%
35-44 anni         35,7%
45-54 anni         24,1%
55-64 anni         10,7%
65-74 anni         2,8%
Oltre 74 anni     0,3%